A cura degli avvocati Aldo Esposito e Ciro Santonicola
Il ricorso al Giudice del Lavoro per ottenere un indennizzo economico, a beneficio dei docenti precari che hanno subito abusi nell’utilizzo di contratti a termine, si fonda sull’articolo 36, comma 5, del D.Lgs. 165/2001, modificato dal D.L. 131/2024.
L’iniziativa legale, proposta dallo studio Esposito e Santonicola, specifica requisiti, costi e documentazione necessaria, illustrando anche la procedura di calcolo dell’indennizzo.
Segue una raccolta di quesiti e risposte sul Ricorso Indennizzo Docenti Precari, con l’intento di chiarire ogni aspetto della questione giuridica.
- Qual è la normativa di riferimento per il ricorso indennizzo docenti precari?
Avv. Aldo Esposito:
La base legale è rappresentata dall’articolo 36, comma 5, del D.Lgs. 165/2001, come modificato dal Decreto Legge n. 131/2024 e convertito con modificazioni dalla Legge 14 novembre 2024, n. 166. Tale articolo stabilisce il diritto al risarcimento del danno per i lavoratori vittime di abuso di contratti a termine nella Pubblica Amministrazione.
- Quali sono i requisiti per aderire al ricorso?
Avv. Ciro Santonicola:
- Essere docenti precari con oltre 36 mesi di servizio svolto tramite contratti a termine ripetuti.
- Oppure, essere docenti di ruolo che, prima della stabilizzazione, abbiano accumulato un lungo periodo di precariato con ripetuti contratti a termine.
- Possono aderire al ricorso i soli docenti con contratti al 31 agosto?
Avv. Aldo Esposito: No, non solo i docenti con contratti al 31 agosto possono aderire al ricorso.
L’articolo 36, comma 5 del D.Lgs. 165/2001, modificato dal Decreto Legge n. 131/2024 (e convertito con modificazioni dalla Legge 14 novembre 2024, n. 166), non specifica una tipologia di contratto a termine come requisito necessario per aderire al ricorso.
Infatti, la normativa si riferisce genericamente a “abuso nell’utilizzo di una successione di contratti o rapporti di lavoro a tempo determinato”, senza distinzione tra contratti al 31 agosto o al 30 giugno.
Ragion per cui, secondo la nostra deduzione, sia i docenti con contratti al 31 agosto sia quelli al 30 giugno possono aderire al ricorso, purché abbiano superato i 36 mesi di servizio precario.
- Cosa si chiede con il ricorso?
Avv. Ciro Santonicola: Si chiede il riconoscimento di un indennizzo economico per il danno subito a causa dell’utilizzo illegittimo di contratti a tempo determinato. L’obiettivo è ottenere un ristoro economico per l’abuso subito.
- Come viene quantificato l’indennizzo?
Avv. Aldo Esposito: L’indennizzo è compreso tra 4 e 24 mensilità dell’ultima retribuzione lorda. Il Giudice del Lavoro determinerà l’importo in base:
- Alla gravità della violazione.
- Al numero dei contratti a termine in successione.
- Alla durata complessiva del rapporto di lavoro.
- A chi va presentato il ricorso?
Avv. Ciro Santonicola: Il ricorso va presentato al Giudice del Lavoro territorialmente competente.
- Prima di avviare il ricorso presenterete una diffida al Ministero dell’Istruzione e del Merito?
Avv. Ciro Santonicola: Sì, è prevista una diffida. Le nostre istruzioni operative contengono una diffida stragiudiziale (allegato 3) che il ricorrente dovrà inviare al Ministero dell’Istruzione e del Merito prima di procedere con il ricorso. La diffida ha la funzione di:
- Richiedere formalmente al Ministero il riconoscimento dell’abuso di contratti a termine.
- Sollecitare la corresponsione dell’indennizzo previsto dalla normativa.
In sostanza, la diffida – che il ricorrente dovrà compilare con i propri dati anagrafici e con la specifica dell’attuale condizione lavorativa e inviare al Ministero tramite raccomandata A/R o PEC – rappresenta un tentativo di risolvere la questione in via bonaria prima di adire le vie legali. Se il Ministero non risponde alla diffida o non accoglie le richieste del docente, quest’ultimo potrà procedere con il ricorso al Giudice del Lavoro.
La richiesta stragiudiziale assume inoltre la funzione di interrompere i termini di prescrizione, come specificato nel documento.
- Esite un precedente giudiziario sulla questione?
Avv. Aldo Esposito. A seguito di una recente discussione presso il Tribunale di Napoli, Sezione Lavoro, relativa alla posizione di un docente precario che ha richiesto il risarcimento per l’abuso di contratti a termine, abbiamo ottenuto un risarcimento pari a 9 mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto. In giudizio, innanzi al Dott. Francesco Armato, abbiamo prodotto la nuova normativa introdotta dal D.L. 131/2024 – che prevede un indennizzo compreso tra 4 e 24 mensilità per i casi di abuso di contratti a termine nella pubblica amministrazione – e ottenuto il riconoscimento dell’abusiva reiterazione dei contratti a termine stipulati tra le parti nel periodo 2013-2023.Clicca di seguito per i dettagli: https://scuolalex.it/giustizia-per-i-precari-9-mensilita-di-risarcimento-dal-tribunale-di-napoli/
- Dove scaricare le informative per il ricorso indennizzo abuso precariato?
Avv. Aldo Esposito
Ecco come accedere all’iniziativa legale:
RICORSO AL GIUDICE DEL LAVORO PER L’INDENNIZZO IN CASO DI ABUSO DEI CONTRATTI A TERMINE – A BENEFICIO DEI DOCENTI DI OGNI ORDINE E GRADO.
RICORSO AL GIUDICE DEL LAVORO PER L’INDENNIZZO IN CASO DI ABUSO DEI CONTRATTI A TERMINE – A BENEFICIO DEL PERSONALE ATA DI OGNI ORDINE E GRADO.