RICORSO AL GIUDICE DEL LAVORO PER L’INDENNIZZO IN RAGIONE DELL’ABUSO DEI CONTRATTI A TERMINE – A BENEFICIO DEI DOCENTI DI OGNI ORDINE E GRADO.

COSA SI CHIEDE?

Il riconoscimento di un indennizzo economico per il danno subito a causa dell’utilizzo illegittimo di contratti a tempo determinato.

QUAL È IL FONDAMENTO GIURIDICO?

L’art. 36, comma 5 del D.Lgs. 165/2001, come modificato dal Decreto Legge n. 131/2024, stabilisce che il lavoratore vittima dell’abuso di contratti a termine ha diritto a un ristoro economico compreso tra “4 e 24 mensilità dell’ultima retribuzione lorda”, a seconda della gravità della violazione. Il Giudice terrà conto del numero dei contratti abusivi e della durata complessiva del rapporto di lavoro.

POSSIBILI CONSEGUENZE BENEFICHE

Il riconoscimento di un importo economico forfettario determinato in base ai criteri stabiliti dalla legge (articolo 12 del Decreto Legge n. 131/2024). Nello specifico, a fronte del danno derivante dall’abuso della successione di contratti a termine, il Giudice del Lavoro stabilirà un’indennità compresa tra “4 e 24” mensilità dell’ultima retribuzione.

Il Tribunale, nel determinare l’entità dell’indennità, valuterà la gravità della violazione, il numero dei contratti a termine in successione e la durata complessiva del rapporto di lavoro.

Tale indennità, fissata entro un intervallo predefinito, assolve sia una funzione compensativa che punitiva, mirata a ristabilire l’equità in situazioni in cui l’amministrazione pubblica abbia abusato della propria posizione, prolungando illegittimamente i contratti a termine.

 

REQUISITI DI PARTECIPAZIONE

  • Essere docenti precari, assunti con contratti a termine su base annuale (31 agosto) o per supplenze fino al 30 giugno, con un totale di oltre 36 mesi di servizio svolto tramite contratti ripetuti;
  • Oppure, essere docenti di ruolo che, prima della stabilizzazione, abbiano accumulato un lungo periodo di precariato con ripetuti contratti a termine.

COSTI DELL’INIZIATIVA.

L’importo per la partecipazione al ricorso è pari a euro 50,00.

Per coloro il cui reddito familiare lordo, riferito all’anno 2023 (famiglia anagrafica), raggiunga o superi la soglia di euro 38.514,03, all’onorario di euro 50,00 andrà aggiunto il costo del contributo unificato (tassa sul ricorso), pari a euro 118,50, per un totale complessivo di euro 168,50.

ESTREMI PER IL PAGAMENTO.

Intestazione: Avv. Ciro Santonicola

IBAN: IT10V0306940213100000002662

Causale: Ricorso Indennizzo Precari, Nome Cognome, Codice Fiscale

Importo:

  • Euro 50,00 per i partecipanti esenti;
  • Euro 168,50 (euro 50,00 onorario + euro 118,50 contributo unificato) per chi ha un reddito familiare lordo 2023 pari o superiore a euro 38.514,03.

N.B.: Si prega di indicare il nome del ricorrente (non quello di un delegato) nella causale del bonifico.

DOCUMENTI DA ALLEGARE AL RICORSO

  1. Procura alle liti, debitamente compilata in ogni sua parte, datata e firmata, per la rappresentanza legale nel ricorso;
  2. Eventuale dichiarazione di esenzione dal versamento del contributo unificato (documentoda compilare esclusivamente da chi non abbia raggiunto un reddito familiare lordo 2023 pari o superiore a euro 38.514,03);
  3. Copia del modello di diffida stragiudiziale predisposto dallo Studio Legale, da inviare tramite raccomandata AR o PEC al Ministero dell’Istruzione e del Merito, per richiedere formalmente il riconoscimento dell’abuso dei contratti a termine;
  4. Copia firmata del modulo di autorizzazione al trattamento dei dati (privacy);
  5. Tabella riepilogativa, da allegare al ricorso per fornire al Giudice un quadro sintetico dei parametri utili alla quantificazione dell’indennità in base all’abuso dei contratti a termine;
  6. Copia di tutti i contratti a tempo determinato (30.06/31.08) stipulati con l’amministrazione scolastica;
  7. Buste paga relative ai periodi di lavoro con contratti a termine (una busta paga dell’ultimo mese di servizio per ogni contratto, se disponibile);
  8. Lettere di incarico, se disponibili, per dimostrare la natura dei posti ricoperti;
  9. Certificati di servizio/Stati Matricolari rilasciati dall’amministrazione scolastica, se disponibili, per attestare i periodi di servizio prestati in modo continuativo;
  10. Contratto a tempo indeterminato (per i docenti di ruolo);
  11. Copia del documento d’identità e del codice fiscale;
  12. Copia del bonifico attestante il pagamento dell’onorario e della tassa (per i non esenti).

Il tutto, debitamente compilato, dovrà essere prima allegato in formato PDF e inviato all’indirizzo e-mail: segreteriasantonicola@scuolalex.com. Oggetto: RICORSO INDENNIZZO PRECARI, NOME COGNOME.

Successivamente, la stessa documentazione dovrà essere spedita, in un plico sigillato, tramite raccomandata postale (con ricevuta di ritorno) al seguente indirizzo:

Avv. Ciro Santonicola e Aldo Esposito, Via Amato 7, Castellammare di Stabia, 80053 (NA).

N.B:

  • Sulla parte esterna del plico sarà utile scrivere il nominativo del ricorrente, l’indirizzo e-mail e l’oggetto RICORSO INDENNIZZO PRECARI.
  • La documentazione non dovrà essere spillata né fotocopiata fronte-retro.

PER ULTERIORI CHIARIMENTI:

Per ricevere risposta vocale diretta da parte del legale, inviare un messaggio scritto o vocale via WhatsApp al numero 3661828489.

Queste istruzioni operative ed i moduli da utilizzare sono riportati nel file allegato.

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