PREADESIONE RICORSO PER L’ACCESSO ALLA NUOVA PROCEDURA CONCORSUALE STRAORDINARIA, A TUTELA DEL “PERSONALE DELLA SCUOLA SECONDARIA (STATALE O PARITARIA), CON SERVIZIO TRIENNALE SUL SOSTEGNO, “SENZA TITOLO”.

I DOCENTI DELLA SCUOLA SECONDARIA, CON ESPERIENZA DIDATTICA MATURATA SUL SOSTEGNO, “IN ASSENZA DEL TITOLO SPECIALIZZANTE”, POTRANNO DOMANDARE, AL GIUDICE AMMINISTRATIVO, IL RICONOSCIMENTO DEL DIRITTO A FORMALIZZARE LA PROFESSIONALITÀ ACQUISITA, ATTRAVERSO LA PRECEDENTE UTILIZZAZIONE, ALMENO TRIENNALE, QUALI INSEGNANTI DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI, MEDIANTE PARTECIPAZIONE ALLA NUOVA PROCEDURA DI RECLUTAMENTO (CONCORSO STRAORDINARIO BIS-SOSTEGNO SECONDARIA).

Quesito.

Gentile Avvocato, 

Sono un docente precario della scuola secondaria, iscritto nella terza fascia delle graduatorie di istituto, con reiterato servizio alle spalle, pari ad otto annualità, prevalentemente svolto sul sostegno.

Mi sento, di fatto, “specializzato sul campo”, pur non avendo superato alcun TFA sostegno. 

A seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n. 255 del 30 ottobre 2019, il Presidente della Repubblica ha emanato il decreto scuola (D.L. 126 del 29 ottobre 2019), contenente la “sessione concorsuale riservata”, finalizzata all’immissione in ruolo, già dal 01 settembre 2020, rivolta ai docenti della scuola secondaria.

Per quel che riguarda il grado d’insegnamento sostegno secondaria, la partecipazione alla procedura è riservata, esclusivamente, ai soggetti con servizio triennale sul sostegno secondaria (circoscritto al periodo temporale 2011/12-2018/19), in possesso del requisito della specializzazione.

Ebbene le domando: se, come scritto nel decreto legge, lo scopo del nuovo concorso straordinario (secondaria) è quello di contrastare il fenomeno del costante ricorso ai contratti a tempo determinato, sarebbe conforme ai principi di rango costituzionale escludere dalla partecipazione quei docenti che, alla pari dello scrivente, continuano ad essere reiteratamente utilizzati sul sostegno, in assenza della specializzazione, attraverso il meccanismo dei posti “in deroga” e che, di fatto, hanno acquisito sul campo una professionalità ulteriore richiesta per svolgere la delicata mansione assegnata?

Studio legale Santonicola and partners

Gentile docente, partendo dalle argomentazioni da lei esposte, proponiamo il ricorso amministrativo finalizzato alla tutela dei docenti di sostegno, specializzati sul campo, con servizio almeno triennale e specifico nella scuola secondaria (statale o paritaria).

Invocheremo “la tutela del principio dell’affidamento”, cardine giurisprudenziale, che viene a realizzarsi in tutte le ipotesi nelle quali una situazione giuridica, favorevole al soggetto, venga a creare un determinato grado di stabilità nella sfera giuridica del destinatario. 

Secondo l’impostazione dello studio legale, la normativa ministeriale lede il “principio di affidamento”, visto che i docenti, avendo reiteratamente insegnato agli alunni diversamente abili della scuola secondaria, ripongono una “legittima aspettativa di poter partecipare al reclutamento riservato ai posti di sostegno”. 

L’ammissione al concorso straordinario, tra l’altro, consentirebbe agli interessati, che hanno approfondito, negli anni di insegnamento, tematiche concernenti la redazione del P.E.I., le capacità empatiche ed emotive, la didattica dell’inclusione, di misurarsi in una selezione idonea testare la preparazione collaudata in aula.

Al fine di accedere alle istruzioni operative del “RICORSO SANTONICOLA, IN SEDE AMMINISTRATIVA, PER LA PARTECIPAZIONE AL CONCORSO STRAORDINARIO BIS-SCUOLA SECONDARIA-DOCENTI SERVIZIO TRIENNALE SOSTEGNO (STATALE E/O PARITARIO) SENZA SPECIALIZZAZIONE ”, si clicchi sotto:

https://scuolalex.it/ricorso-santonicola-nuovo-concorso-straordinario-scuola-secondaria/

PER ALTRI CHIARIMENTI, SI INOLTRI WHATSAPP SCRITTO AL NUMERO 3661828489 (NO TELEFONATE). 

RISPONDERÀ DIRETTAMENTE IL LEGALE, IN MEDIA ENTRO SETTE GIORNI DALL’INVIO DEL QUESITO.