EVOLUZIONE DEI RICORSI AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, PORTATI AVANTI DALLO STUDIO LEGALE ESPOSITOSANTONICOLA. 

Quesito/Consulenza informativa.

Gentili Avvocati, 

Sono un docente precario, vostro assistito, escluso dal nuovo concorso straordinario, scuola secondaria – Decreto Direttoriale n. 510 del 2020 – riservato agli aspiranti con tre anni di servizio.

Sono venuto a conoscenza dell’avvenuta calendarizzazione di date suppletive d’esame – riservate ad una limitata porzione di colleghi – dalla quale noi ricorrenti risultiamo esclusi. 

Com’è possibile che, per quanto riguarda le nostre posizioni, non siano state predisposte le invocate prove suppletive? 

A che punto si trova il ricorso inoltrato al Presidente della Repubblica? Può spiegarmi come è articolato l’iter giudiziario in questo tipo di ricorsi e, soprattutto, quale esito possiamo aspettarci?

Studio Legale Esposito Santonicola

Gentile docente,

Per quanto riguarda i procedimenti straordinari, proposti innanzi al Presidente della Repubblica (riferiti al concorso straordinario 2020/21 – scuola secondaria), troverà, al link sotto indicato, un dettagliato articolo, contenente tutte le informazioni sulle concrete modalità di espletamento dell’iter giudiziario:

https://scuolalex.it/concorso-straordinario-secondaria-iter-processuale-presidente-della-repubblica/

Ciò premesso, mi preme chiarirle, sin da subito, che le sessioni suppletive – recentemente calendarizzate – cui fa richiamo, sono state predisposte, per quanto a noi risulta, a vantaggio di quei docenti “in possesso dei requisiti specificati dal bando” ed assenti – in occasione della data d’esame – per giustificati motivi legati all’emergenza epidemiologica da Covid-19, poiché positivi al virus o posti in quarantena, proprio nei giorni di espletamento delle prove. 

Ebbene, si tratta di condizioni soggettive diverse dalla sua, che hanno giustificato l’indizione delle ulteriori prove, a causa di un’inevitabile assenza concorsuale dei docenti affetti da Covid, e, dunque, per ragioni che esulano dal possesso dei requisiti d’accesso, oggetto dei ricorsi proposti al Presidente della Repubblica. 

Orbene, venendo alle procedure giudiziarie avviate, dallo studio legale, innanzi al Presidente della Repubblica, siamo ormai giunti alla fase di trasmissione diretta dei ricorsi al Consiglio di Stato, in quanto – come prescritto dall’art. 11 Decreto del Presidente della Repubblica 24 novembre 1971, n. 1199 – nel caso di mancata risposta, da parte del Ministero procedente, le parti possono rivolgersi direttamente ai Giudici di Palazzo Spada, in sede consultiva, tramite deposito delle istanze.  

I ricorsi, dunque, sono ora approdati all’attenzione diretta del Consiglio di Stato, tant’è che ad ogni procedimento è stato già assegnato dalla Cancelleria un numero di affare (corrispondente al numero di ruolo), che stiamo, progressivamente, comunicando, a mezzo e-mail, ai ricorrenti coinvolti. 

A questo punto, la sezione del Consiglio di Stato, alla quale i ricorsi sono stati assegnati, potrà, eventualmente, richiedere al Ministero competente nuovi chiarimenti o documenti, ovvero ordinare al Ministero medesimo di disporre eventuali verificazioni. 

Se l’istruttoria sarà ritenuta completa e il contraddittorio regolare, il Consiglio di Stato esprimerà parere sulla questione, ex art. 13 Decreto del Presidente della Repubblica 24 novembre 1971, n. 1199.

Seguirà la decisione finale del ricorso straordinario, adottata – ex art. 14 Decreto del Presidente della Repubblica 24 novembre 1971, n. 1199 – con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministero competente. Questi, ove intenderà proporre una decisione difforme dal parere reso dal Consiglio di Stato, dovrà sottoporre l’affare alla deliberazione del Consiglio dei Ministri. 

In caso contrario, qualora il Ministro competente per l’istruttoria del ricorso non intenderà proporre, al Consiglio dei Ministri, una decisione difforme dal parere del Consiglio di Stato, detta decisione dovrà essere conforme al parere predetto.

Ogni ulteriore sviluppo sarà comunicato a mezzo e-mail.

Per ogni più mirato chiarimento, s’inoltri unico WhatsApp scritto (no messaggi spezzettati in più momenti, altrimenti il sistema vi colloca in coda), o vocale di 1 minuto, al numero 366 18 28 489 (no telefonate).

Si ripropone, di seguito, link audio di chiarimento sull’iter procedimentale innanzi al Presidente della Repubblica (si clicchi sotto):

È altresì attivo il numero fisso dello studio legale Esposito Santonicola 081 19 18 99 44, nelle seguenti fasce orarie:

  • Dalle 10,00 alle 12,30 e dalle 16,30 alle 19,30, ogni lunedì, mercoledì e venerdì;
  • Dalle 10,00 alle 12,30, ogni martedì e giovedì.