L’ABUSO DI CONTRATTI A TERMINE, SUI POSTI VACANTI, MERITA, QUALE RISPOSTA SANZIONATORIA, L’ORDINE GIUDIZIARIO DI STIPULARE UN CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO.

Gentile Avvocato Santonicola, sono un docente precario della terza fascia G.I. che ha lavorato nella scuola pubblica per numerosi anni, in forza di reiterati contratti di lavoro a tempo determinato. Avendo sottoscritto contratti su contratti, a pochi giorni dall’avvio degli anni scolastici, su posti privi di titolare, impropriamente definiti, secondo il mio punto di vista, posti sull’organico di fatto, essendomi stata preclusa, tra l’altro, la possibilità di partecipare al piano straordinario di immissione in ruolo previsto dall’ultimo governo Renzi (in quanto non aperto alla terza fascia delle graduatorie di istituto) posso domandare una stabilizzazione, per via giudiziaria, anche invocando la normativa europea?

AVV. CIRO SANTONICOLA.

Gentile docente, l’assegnazione di supplenze sui posti in organico di fatto che l’Amministrazione avrebbe potuto menzionare tra quelli in “organico di diritto”, in quanto privi di titolare, potrà certamente legittimare una richiesta giudiziaria finalizzata ad accertare e dichiarare, come sanzione per abuso nell’utilizzazione dei contratti a termine oppure quale risarcimento in forma specifica per illegittima apposizione del termine, l’esistenza di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato.

Tale richiesta rappresenterà la necessaria risposta giudiziaria al nuovo sistema di reclutamento, in fase di approvazione con la legge di Bilancio 2019, nell’ipotesi in cui ai precari storici non abilitati, con 36 mesi di servizio, sarà destinato il solo 10% dei posti di un nuovo concorso, ordinario e selettivo, descritto dalla bozza del testo di riforma.

Per info/quesiti ancora più specifici, si inoltri WhatsApp scritto al numero 3661828489.