Quesito/Consulenza Informativa:
Gentili Avvocati Esposito e Santonicola, analizzando il recente bando per il “reclutamento di 587 dirigenti scolastici” e confrontandolo con il Regolamento, ho notato che, ai fini dell’accesso dei docenti di ruolo, è richiesto un quinquennio di servizio, sia a tempo indeterminato che determinato, “valido solo se prestato nelle istituzioni scolastiche ed educative statali”.
Volevo chiedervi: perché i docenti che hanno maturato, anche parzialmente, questo periodo in scuole paritarie, sono stati esclusi? Non rientra forse anche il servizio paritario in quello reso alle dipendenze delle Istituzioni Scolastiche ed Educative del Sistema Nazionale di Istruzione?
Risposta dello Studio Legale Esposito/Santonicola:
Gentile lettore,
La vostra perplessità è comprensibile e condivisa!
La decisione ministeriale di escludere i docenti con esperienza didattica nelle scuole paritarie, ai fini della partecipazione al Concorso Dirigenti 2023, differisce da quanto avvenuto in occasione del precedente concorso e solleva rilevanti questioni giudiziarie “di portata europea”.
La regolamentazione ministeriale appare in contrasto con il “principio di non discriminazione”, come interpretato dalla giurisprudenza europea e nazionale.
In particolare, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha stabilito che ogni disparità di trattamento deve essere basata su ragioni oggettive e concrete, legate alle caratteristiche specifiche delle funzioni esercitate. La CGUE ha ripetutamente affermato che la diversa natura del datore di lavoro (statale vs. paritario) non possa giustificare una disparità di trattamento se non sia supportata dalla sussistenza di precisi e concreti elementi di differenziazione, inerenti alle caratteristiche intrinseche delle mansioni e delle funzioni esercitate. Più semplicemente, la disparità di trattamento tra i docenti delle scuole paritarie e quelli statali non risponde a una “ragione oggettiva” e si pone in contrasto con i principi di equità e non discriminazione.
Per non parlare della legge n. 62 del 2000, da cui emerge che le scuole paritarie devono corrispondere agli ordinamenti generali dell’istruzione e sono soggette alla stessa valutazione dei processi e degli esiti da parte del Sistema Nazionale di Valutazione.
Un precedente giudiziario potenzialmente utile, in questo contesto, è rappresentato dalla decisione assunta dal Magistrato del Lavoro di Padova, Dott. Francesco Perrone, che – in un giudizio da noi patrocinato – nell’accogliere il ricorso, ha confermato il riconoscimento del diritto di partecipazione al “concorso ATA 24 mesi” per un aspirante con servizio esclusivamente svolto nelle scuole paritarie. Tale decisione è ritenuta particolarmente rilevante, poiché evidenzia l’equiparazione del servizio nelle scuole paritarie rispetto a quello reso nelle istituzioni scolastiche statali. Si clicchi di seguito per accedere alla dettagliata informativa: https://scuolalex.it/graduatorie-ata-24-mesi-e-servizio-paritarie-confermato-inserimento-con-servizio-nelle-scuole-paritarie-tribunale-del-lavoro-di-padova/
In conclusione, la discriminazione lamentata, che preclude l’avanzamento professionale nel ruolo di dirigente scolastico ai danni dei docenti delle scuole paritarie, potrebbe costituire il fulcro di un ricorso amministrativo volto a impugnare l’ingiustificata estromissione, in violazione dei principi della parità di trattamento e di non discriminazione, riconosciuti sia a livello europeo che nazionale.
Sarebbe comunque necessario, parallelamente all’avvio del ricorso, inoltrare una domanda cartacea di partecipazione al concorso, vista l’impossibilità di presentare l’istanza tramite la piattaforma telematica, per coloro che non sono riconosciuti idonei secondo la modulistica ministeriale, parimenti impugnata.
Per informazioni in merito alla “Proposta di Tutela Legale Individuale, in sede amministrativa, per l’accesso dei docenti con Servizio Paritario al nuovo Concorso 587 Dirigenti Scolastici”, si prega di inviare un messaggio WhatsApp, scritto o vocale, al numero 366 18 28 489. Giungerà risposta vocale personalizzata dei legali Esposito Santonicola.