Quesito/Consulenza informativa
Gentile Avvocato,
sono un docente precario con diversi anni di esperienza e un punteggio elevato nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS). Negli ultimi anni ho riscontrato numerose criticità nell’assegnazione delle cattedre tramite l’algoritmo ministeriale, criticità che sembrano persistere anche per l’attuale anno scolastico.
Ho notato casi di “scavalcamento” in graduatoria, dove docenti non riservisti, con punteggi inferiori o sospetti, hanno ottenuto supplenze al mio posto.
È possibile contestare legalmente queste assegnazioni apparentemente illogiche?
L’algoritmo sembra programmato per “non tornare mai indietro”, causando potenziali perdite di opportunità.
Esiste un modo per richiedere una revisione del funzionamento dell’algoritmo, che tenga equamente conto di tutte le preferenze e possa ripartire da capo in caso di conferimenti d’incarico basati su titoli errati, escludendo le sole persone già assegnate o immesse in ruolo?
Questo processo automatizzato può essere considerato lesivo dei diritti dei docenti, soprattutto riguardo alla trasparenza, poiché non riparte da capo ogni volta e non considera i docenti che non hanno ancora ricevuto un’assegnazione in base al punteggio?
In caso di errori evidenti nell’assegnazione (come cattedre “fantasma” o la considerazione di titoli che non avrebbero dovuto essere valutati ai fini del posizionamento in graduatoria), quali sono i tempi e le modalità per presentare un ricorso efficace?
Quali azioni legali si potrebbero intraprendere per richiedere una revisione completa del sistema di assegnazione delle supplenze, al fine di garantire maggiore equità, trasparenza e rispetto dei diritti dei docenti precari?
Studio Legale Esposito Santonicola
Gentile docente,
è comprensibile il suo disappunto nel vedere colleghi con punteggio inferiore ottenere incarichi mentre lei è stato “saltato”.
Questo funzionamento dell’algoritmo è stato avallato dall’Ordinanza Ministeriale n. 88/2024, relativa all’ultimo aggiornamento delle graduatorie. L’algoritmo, infatti, non considera un candidato per le fasi successive “se non trova corrispondenza tra le sue preferenze e le disponibilità nel turno corrente”.
Inoltre, a quanto ci risulta, il Ministero ha esplicitamente respinto le proposte di modifica del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) che avrebbero consentito ai docenti di partecipare a più turni di nomina. La motivazione addotta è stata quella di “garantire l’economicità e l’efficacia della procedura”.
Le consigliamo, in primo luogo, di verificare attentamente che tutte le sue preferenze siano state correttamente inserite e che corrispondano alle effettive disponibilità indicate nei bollettini di nomina. In presenza di discrepanze evidenti, potrebbe presentare un reclamo formale all’Ufficio Scolastico (A.T.P. competente).
Per quanto riguarda una revisione del funzionamento dell’algoritmo, solo la politica potrebbe intervenire in tal senso, accogliendo, almeno in parte, le proposte di modifica del CSPI. Queste proposte avrebbero permesso ai docenti di partecipare a più turni di nomina.
Tuttavia, più che contestare l’algoritmo in sé, è possibile, tramite un ricorso mirato al Giudice del Lavoro, richiedere l’attribuzione dell’incarico non assegnato, dimostrando l’assenza di riserve e che le preferenze espresse siano state ignorate in violazione del principio meritocratico. In questo caso, si potrebbe anche agire “in via d’urgenza”.
A titolo esemplificativo, segnaliamo che il Tribunale del Lavoro di Roma, come riportato nel link seguente: https://scuolalex.it/mancato-conferimento-dellincarico-g-p-s-e-assegnazione-a-docenti-con-punteggio-inferiore/, ha stabilito che l’algoritmo utilizzato per l’assegnazione delle supplenze ha operato su presupposti illegittimi, considerando indebitamente una docente come rinunciataria. Di conseguenza, è stato riconosciuto il diritto della nostra ricorrente a ricoprire l’incarico di supplenza per l’anno scolastico 2022/23, al risarcimento del danno per le retribuzioni perdute e all’attribuzione del punteggio complessivo di 12 punti.
Un giudizio “urgente”, ex art. 700 c.p.c., potrebbe concludersi nell’arco di qualche mese, ricorrendo i presupposti necessari.
Il Giudicante Romano ha ritenuto illegittima la nomina effettuata attraverso un algoritmo che ha escluso candidati con punteggi superiori rispetto a colleghi con punteggi inferiori, per la medesima classe di concorso. Quanto esposto accade perché i candidati con punteggio inferiore, in ragione della posizione più bassa in graduatoria, partecipano a un turno di nomina successivo in cui vi è stata la rinuncia di un assegnatario con punteggio superiore.
Per interagire con i legali Esposito e Santonicola riguardo ai “ricorsi avverso le convocazioni GPS 2024 e contro l’algoritmo che non si ferma“, a beneficio dei docenti saltati e in merito alla possibilità di recuperare incarichi, punteggi e stipendi, è possibile:
A) inviare un messaggio WhatsApp, scritto o audio, al numero 366 18 28 489 (si prega di non effettuare telefonate);
B) inoltrare un’e-mail all’indirizzo segreteriasantonicola@scuolalex.com;
C) contattare il numero fisso 081 19 18 99 44 dello Studio Legale Esposito Santonicola, attivo nei seguenti orari: dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 16:30 alle 19:30, ogni lunedì, mercoledì e venerdì; dalle 10:00 alle 12:30, ogni martedì e giovedì.