A cura degli avvocati Aldo Esposito e Ciro Santonicola

Quesito/Consulenza informativa

Gentili Avvocati,

Sono un docente statale della scuola secondaria con reiterato servizio sul sostegno. La recente conversione in legge del “Decreto Salva-infrazioni” (Legge 166/2024) ha confermato l’indennizzo per l’abuso di contratti a termine nel settore pubblico? Chi sono i potenziali interessati a presentare ricorso per ottenere tale indennizzo?

Risposta degli Avvocati Esposito e Santonicola

Gentile docente,

La Legge 14 novembre 2024, n. 166, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 267 del 14 novembre 2024, ha effettivamente convertito in legge il decreto-legge 16 settembre 2024, n. 131 (noto come Decreto Salva-infrazioni), confermando il diritto all’indennizzo per l’abuso di contratti a termine nel settore pubblico, inclusa la scuola.

Potenziali interessati al ricorso per l’indennizzo:

  1. Docenti precari di ogni ordine e grado, inclusi quelli su sostegno, con contratti a tempo determinato su base annuale (31 agosto) o per supplenze fino al 30 giugno, che abbiano cumulato oltre 36 mesi di servizio mediante contratti ripetuti.
  2. Docenti attualmente di ruolo che, prima della stabilizzazione, abbiano maturato un lungo periodo di precariato attraverso ripetuti contratti a termine.
  3. Personale ATA, sia precario sia di ruolo, che abbia vissuto una situazione analoga di pregressa precarietà.

L’indennità prevista dalla legge

La normativa stabilisce un indennizzo compreso tra 4 e 24 mensilità dell’ultima retribuzione utile per il calcolo del TFR. L’importo effettivo sarà determinato dal Giudice del Lavoro, il quale valuterà:

  • la gravità dell’abuso;
  • il numero di contratti stipulati.

Procedura per avviare l’azione legale

  1. Presentare una diffida formale al Ministero dell’Istruzione e del Merito.
  2. In caso di mancato riscontro, procedere con il ricorso al Giudice del Lavoro competente.

Per maggiori dettagli e per partecipare al ricorso, si rimanda ai seguenti link del sito scuolalex.it:

Per ulteriori informazioni o per interloquire direttamente con gli avvocati Aldo Esposito e Ciro Santonicola, è possibile inviare messaggi scritti o audio tramite WhatsApp al numero 3661828489.