Accoglimento giudiziario «concorso 2018» – Il Tribunale di Avellino riconosce il diritto alla «retrodatazione giuridica» dell’immissione in ruolo di un docente illegittimamente estromesso e poi «recuperato»
A cura dei legali Aldo Esposito e Ciro Santonicola
Con sentenza di luglio 2025, il Tribunale di Avellino – Sezione Lavoro e Previdenza, nella persona del Giudice dott.ssa Monica d’Agostino, ha accolto integralmente il ricorso proposto da un docente di pianoforte, assistito dallo Studio Legale Esposito Santonicola, riconoscendo il diritto alla retrodatazione giuridica della nomina in ruolo al 1° settembre 2019.
La tardiva costituzione del rapporto di lavoro a seguito di accertamento giudiziale comporta la retrodatazione dell’assunzione sotto il profilo giuridico.
EVOLUZIONE DEI FATTI – L’ORIGINE DELLA CONTROVERSIA
Il docente, diplomato in pianoforte secondo il vecchio ordinamento presso il Conservatorio e in possesso del diploma di maturità, aveva partecipato al concorso straordinario bandito con D.D.G. MIUR n. 85 del 1° febbraio 2018, riservato ai docenti abilitati per la classe di concorso AJ56 (Strumento musicale nella scuola secondaria di primo grado – Pianoforte).
Superata la prova concorsuale e utilmente collocato in graduatoria di merito, con provvedimento del 7 ottobre 2019 veniva escluso dall’Amministrazione scolastica e depennato dalla graduatoria.
Eppure l’istante disponeva di una sentenza del Tribunale di Messina che, nell’agosto 2021, aveva accertato – in ragione delle tesi esposte dagli avvocati Aldo Esposito e Ciro Santonicola – il valore abilitante all’insegnamento del suo diploma di pianoforte (conseguito secondo il vecchio ordinamento, congiunto al diploma di maturità), con inserimento del docente nella prima fascia delle graduatorie provinciali e nella seconda fascia delle graduatorie di istituto.
Forte del riconoscimento giudiziale messinese, l’insegnante, con l’ausilio dello studio legale Esposito Santonicola, impugnava il provvedimento di esclusione concorsuale – motivato dalla presunta invalidità dell’abilitazione giudiziaria – dinanzi al Tribunale di Napoli, che attraverso la sentenza del febbraio 2023 accoglieva pienamente le sue ragioni.
Il Giudice del Lavoro dott. Paolo Scognamiglio evidenziava che:
- Il MIUR (M.I.M.) avrebbe dovuto dare valore al dictum del Tribunale di Messina, riconoscendo il diritto del docente a partecipare al concorso per abilitati;
- Tutti i titoli erano stati correttamente indicati nella domanda di partecipazione;
- Il ricorrente era stato effettivamente collocato nelle graduatorie di merito, per poi essere illegittimamente escluso.
Il Tribunale di Napoli, pertanto, ordinava al MIUR di inserire il docente nelle graduatorie di merito del concorso e di adottare tutti gli atti conseguenziali.
L’IMMISSIONE IN RUOLO E LA DOMANDA DI RETRODATAZIONE
A seguito della sentenza del Tribunale di Napoli, il docente veniva finalmente immesso in ruolo con contratto a tempo indeterminato a decorrere dal 1° settembre 2023, presso l’Istituto Comprensivo di Avellino.
Tuttavia, permaneva il pregiudizio derivante dal ritardo di quattro anni nell’assunzione, causato dall’illegittima esclusione. Per questo motivo, il docente si rivolgeva al Tribunale di Avellino al fine di ottenere la retrodatazione giuridica della nomina.
PRINCIPI DI DIRITTO INVOCATI DAI LEGALI ESPOSITO SANTONICOLA “CONFERMATI DAL GIUDICANTE”
Il Giudice del Lavoro dott.ssa Monica d’Agostino ha preliminarmente richiamato il consolidato orientamento giurisprudenziale secondo cui, nel comparto scuola:
- La tardiva costituzione del rapporto di lavoro, a seguito di accertamento giudiziale, comporta la retrodatazione dell’assunzione sotto il profilo giuridico;
- Tale retrodatazione non ha effetti economici retroattivi;
- Il docente può agire per il risarcimento del danno ex art. 1218 c.c., comprensivo del lucro cessante.
L’ANALISI DELLE PROVE E LA DIMOSTRAZIONE DEL DIRITTO ALL’ASSUNZIONE SIN DAL 2019…
L’esito favorevole del giudizio è stato determinato dalla meticolosa produzione documentale, risultato di una rigorosa fase di studio, per dimostrare che:
1) La graduatoria di merito faceva emergere la posizione utile del ricorrente per l’immissione in ruolo;
2) La convocazione del settembre 2018 per la scelta della sede, per l’a.s. 2019/2020, rappresentava il momento utile per l’immissione in ruolo;
3) I candidati in posizione inferiore rispetto al ricorrente erano stati convocati, dalla medesima graduatoria, ai fini del ruolo.
Il Tribunale ha concluso che “in assenza dell’illegittimo provvedimento di esclusione, anche il ricorrente sarebbe stato convocato presso l’Amministrazione scolastica sin dall’a.s. 2019/2020“, ragion per cui il Giudice del Lavoro ha dichiarato il diritto del docente alla retrodatazione giuridica della nomina in ruolo al 1° settembre 2019 condannando – con sentenza “immediatamente esecutiva” – il Ministero dell’Istruzione e del Merito a porre in essere tutti gli atti necessari per la rettifica.
GLI EFFETTI CONCRETI DELLA RETRODATAZIONE GIURIDICA
La retrodatazione al 1° settembre 2019 comporta, in termini di conseguenze pratiche per il docente: il riconoscimento di ben 4 anni di anzianità di servizio aggiuntivi, una progressione di carriera più rapida “con relativi scatti stipendiali”, l’attribuzione di un maggior punteggio nelle procedure di mobilità e trasferimento e l’accesso anticipato a tutti i benefici collegati all’anzianità di ruolo.
In conclusione, dopo il riconoscimento dell’abilitazione da parte del Tribunale di Messina e il reinserimento in graduatoria disposto dal Tribunale di Napoli, il Tribunale di Avellino ha coronato il percorso di giustizia riconoscendo anche la retrodatazione giuridica, un risultato che premia la tenacia del docente e conferma l’importanza di non arrendersi di fronte ai dinieghi dell’Amministrazione.
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Tutela dei Diritti alla Retrodatazione Giuridica dell’Immissione in Ruolo
I docenti che hanno subito esclusioni da concorsi o graduatorie di merito e che, pur avendo ottenuto il reinserimento giudiziale, sono stati immessi in ruolo con anni di ritardo rispetto a quando ne avrebbero avuto diritto, possono contattare lo Studio Legale Esposito Santonicola per valutare la richiesta di riconoscimento della retrodatazione giuridica della nomina.
Casistiche tutelabili:
- Docenti esclusi da concorsi (ordinari o straordinari) e successivamente reintegrati;
- Insegnanti depennati da graduatorie di merito senza chiara motivazione;
- Candidati il cui titolo abilitante non sia stato riconosciuto dall’Amministrazione “ai fini dell’immissione in ruolo”;
- Docenti che hanno ottenuto il reinserimento giudiziale ma “con immissione in ruolo tardiva”.
I BENEFICI DELLA RETRODATAZIONE GIURIDICA:
- Riconoscimento dell’anzianità di servizio dal momento in cui si sarebbe dovuta verificare l’assunzione.
- Progressione di carriera accelerata con relativi benefici economici futuri.
- Maggior punteggio nelle graduatorie di mobilità e trasferimento.
- Accesso anticipato a tutti i diritti collegati all’anzianità di ruolo.
È possibile inviare un messaggio scritto o vocale, attraverso il canale WhatsApp, al numero 366 18 28 489. I legali Esposito Santonicola, avvalendosi di tutta l’esperienza maturata in casi analoghi conclusi con successo, elaboreranno un’analisi preliminare approfondita per valutare le concrete prospettive di ottenere la retrodatazione giuridica dell’immissione in ruolo.