È successo di nuovo!

Il Caso in Sintesi

Un gruppo di aspiranti appartenenti al personale ATA (III Fascia) ha promosso un ricorso contro il Decreto Ministeriale n. 89/2024, contestando la penalizzazione del servizio militare svolto al di fuori di un rapporto di impiego scolastico. Secondo i ricorrenti, tale penalizzazione viola i principi di uguaglianza e le norme giuridiche vigenti, richiamandosi in particolare il Testo Unico Scolastico.

Nonostante il TAR Lazio avesse inizialmente respinto la richiesta cautelare, i ricorrenti hanno presentato appello al Consiglio di Stato tramite gli avvocati Aldo Esposito e Ciro Santonicola, ottenendo una revisione della decisione.

Il Cuore della Controversia

Il Decreto Ministeriale n. 89/2024 ha ribadita la differenziazione:

  • Servizio militare svolto durante un rapporto di impiego scolastico: valutato con 0,50 punti/mese;
  • Servizio militare prestato al di fuori di tale contesto: valutato solo con 0,05 punti/mese.

Gli avvocati Esposito e Santonicola impugnano questa distinzione, ritenendola priva di fondamento giuridico. Tra le fonti normative richiamate si cita l’art. 485 del D.lgs. 297/1994, che attribuisce al servizio militare “valore equivalente ai fini dei pubblici concorsi”.

Punti Chiave del Ricorso e Motivi di Diritto

  1. Violazione di legge: L’art. 485 del D.lgs. 297/1994 stabilisce che il servizio militare è valido “a tutti gli effetti”.
  2. Eccesso di potere: Il provvedimento ministeriale impugnato non fornisce una motivazione chiara a sostegno della disparità di trattamento.
  3. Rilevanza costituzionale: La penalizzazione di chi ha adempiuto all’obbligo di leva contrasta con gli artt. 3 e 52 della Costituzione.
  4. Danno irreparabile: La valutazione errata pregiudica una migliore collocazione in graduatoria, con ripercussioni su supplenze e progressione di carriera per il triennio 2024-2027.

L’avv. Aldo Esposito ha sottolineato l’urgenza di una revisione cautelare da effettuare “entro dicembre 2024”, al fine di permettere agli assistiti di stipulare contratti utili al conseguimento dei 24 mesi di servizio necessari per l’immissione in ruolo tramite la graduatoria “ATA 24 mesi”.

Richieste del Ricorso:

  1. Sospensione del Decreto Ministeriale n. 89/2024;
  2. Parificazione del servizio militare prestato “non in costanza di rapporto di lavoro” a quello svolto “in costanza di nomina”;
  3. Revisione delle graduatorie ATA con attribuzione dei punteggi corretti.

L’Ordinanza del Consiglio di Stato

Con l’ordinanza del 20 novembre 2024, il Consiglio di Stato, Sezione Settima (Presidente dott. Claudio Contessa), ha accolto l’appello cautelare. I giudici procedenti hanno ritenuto che il ricorso presenti elementi di fumus boni iuris, con particolare riferimento alla presunta illegittimità della disparità di punteggio.

Inoltre, hanno osservato come la mancata piena valorizzazione del servizio militare possa determinare un posizionamento peggiorativo nelle graduatorie ATA.

Gli interessati sono stati già informati e hanno ricevuto istruzioni operative dettagliate per garantire l’attuazione rapida del provvedimento presso le istituzioni scolastiche competenti.

Contatta lo Studio Legale Esposito-Santonicola

Se sei un ATA o un docente e ritieni che il tuo servizio militare non sia stato adeguatamente valorizzato in graduatoria, invia un messaggio scritto o vocale su WhatsApp al numero 366 1828489.

Riceverai una risposta vocale personalizzata dagli avvocati Aldo Esposito e Ciro Santonicola, con indicazioni dettagliate sul tuo caso e sulle possibilità di ricorso.

Scarica la pronuncia giudiziaria emessa dal Consiglio di Stato in merito al punteggio pieno per il servizio militare nelle graduatorie ATA