CONCORSO STRAORDINARIO 2020 SCUOLA SECONDARIA. PROVE SCRITTE COMPUTER-BASED CALENDARIZZATE DAL 22 OTTOBRE 2020, CON MANCATA PREVISIONE DI SESSIONI SUPPLETIVE. 

È POSSIBILE AGIRE IN GIUDIZIO PER DOMANDARE IL RINVIO DEL CONCORSO (GIA’ OGGETTO DI CONTENZIOSO), A CAUSA DELLA PANDEMIA COVID 19?

Quesito/Consulenza informativa.

Gentile Avvocato, sono una docente con reiterato servizio statale nella scuola secondaria, partecipante al “concorso straordinario 2020”, regione Campania, le cui prove scritte computerizzate, già fissate, sono d’imminente espletamento.

Pur parlandosi di “concorso speciale in sicurezza”, mi domando se il perdurare dell’emergenza Covid-19 possa giustificare un “prudente rinvio della prova”, o, almeno, la concessione di “sessioni suppletive” allorché l’aspirante, raggiunto da sintomi sospetti, nell’impossibilità di produrre i risultati dei tamponi in tempo utile, si veda preclusa l’importante e irripetibile chance occupazionale.

Possiamo avviare una tutela giudiziaria, considerato che diversi concorsi sono stati rinviati e che il ricorso rappresenterebbe l’extrema ratio, per rivendicare, come già delineato in altro suo contenzioso, un reclutamento straordinario non selettivo?

Studio Legale EspositoSantonicola

Gentile docente, stiamo lavorando su questa ipotesi, con mirata strategia.

Innanzitutto consigliamo di comunicare preventivamente, con raccomandata riservata A.R. (con ricevuta di ritorno) o P.E.C., da inoltrare all’Ufficio Scolastico Regionale responsabile dello svolgimento della procedura concorsuale (e per conoscenza al Ministero), l’eventuale impossibilità di sostenere la prova, nel giorno e nell’ora stabiliti, causa quarantena o positività al Covid-19, domandando, per questo, la predisposizione di sessione suppletiva.

In parallelo, valuteremo l’avvio del ricorso, diretto ad impugnare le modalità organizzative delle calendarizzate prove scritte, nella parte in cui non prevedono sessioni suppletive d’esame, destinate “agli aspiranti impossibilitati, causa Covid, a concorrere”.

Più in generale, domanderemo, in sede giudiziaria, la rimodulazione delle prove, ritenendo che la tutela della salute, costituzionalmente garantita, dei candidati, della commissione di valutazione, del comitato di vigilanza, di tutto il personale individuato con compiti di sorveglianza e assistenza interna, debba prevalere sulla volontà d’espletare, da subito, esami procrastinabili, anche in ragione della retrodatazione giuridica del ruolo.

Il tutto coinvolgendo le Autorità Sanitarie, laddove possibile, con autorevoli pareri.

Per accedere a info dettagliate, anche ai fini di una mirata tutela legale, s’inoltri unico WhatsApp scritto (no messaggi spezzettati in più momenti, altrimenti il sistema vi colloca in coda), o vocale di 1 minuto, al numero 366 18 28 489 (no telefonate).