L’Avvocato Risponde: A cura degli Avvocati Aldo Esposito e Ciro Santonicola

Gentili avvocati Esposito Santonicola,

Risulto vincitrice del concorso pubblico PNRR1 per ADSS (sostegno scuola secondaria di secondo grado), essendo rientrata nella quota del 30% riservata ai candidati “con almeno tre anni di servizio specifico sul sostegno”.

La mia partecipazione al concorso è avvenuta “in possesso di TFA conseguito presso università estera”, con domanda di riconoscimento regolarmente presentata al Ministero nei termini previsti dal bando.

Per tale ragione, sono stata “inserita con riserva nella graduatoria di merito”, in attesa della conclusione del procedimento di riconoscimento del titolo.

Due settimane fa, l’Ufficio Scolastico Regionale mi ha formalmente comunicato che una collega non inserita nella graduatoria di merito ha:

  • Presentato istanza di accesso agli atti ex art. 22 della L. 241/1990;
  • Annunciato ricorso al TAR per l’annullamento della graduatoria.

Parallelamente, ho la possibilità di accedere ai percorsi INDIRE (decreto interministeriale n. 77/2025), che mi consentirebbero di:

  • Conseguire la specializzazione italiana entro il 31 dicembre 2025;
  • Sciogliere definitivamente la riserva con cui sono inserita in graduatoria;
  • Consolidare la mia posizione attraverso un titolo inequivocabilmente riconosciuto.

Tuttavia, la normativa INDIRE prevede come condizione inderogabile la rinuncia formale alla domanda di riconoscimento del titolo estero (e al relativo contenzioso eventualmente pendente).

A questo punto le domando:

  • La rinuncia alla procedura di riconoscimento per iscrivermi ad INDIRE può essere interpretata come ammissione di carenza dei requisiti al momento della partecipazione al concorso?
  • Dal punto di vista del diritto amministrativo, la rinuncia a un procedimento pendente può retroagire sui diritti già acquisiti attraverso la partecipazione al concorso con i requisiti formalmente posseduti?

Attendo il Suo autorevole parere professionale per orientare la mia decisione in una materia così delicata e giuridicamente complessa.

Risposta dei legali Aldo Esposito e Ciro Santonicola

Gentile Dottoressa,

La rinuncia alla procedura di riconoscimento NON costituisce in alcun modo ammissione di carenza dei requisiti originari.

Il fondamento normativo è chiaro: l’art. 7 del DL 71/2024 e il decreto interministeriale n. 77/2025 qualificano questa rinuncia come condizione procedurale per accedere a un percorso formativo alternativo, non come ritrattazione della validità del titolo.

In termini semplici: la Sua rinuncia rappresenta la scelta di un percorso alternativo, non l’ammissione di un difetto originario, ancor meglio una discontinuità procedurale volontaria per accedere a un percorso formativo alternativo, non una discontinuità sostanziale dei requisiti posseduti. La stessa non produce alcun effetto retroattivo sui diritti acquisiti.

La domanda di riconoscimento era validamente pendente al momento della partecipazione, integrando pienamente il requisito richiesto.

In concreto: la Sua posizione in graduatoria rappresenta un diritto già perfezionato che non viene minimamente scalfito dalla successiva rinuncia.

La situazione descritta non presenta, per le ragioni esposte, rischi giuridici: la partecipazione al concorso con domanda di riconoscimento del titolo estero pendente era pienamente legittima, e la successiva scelta del percorso INDIRE rappresenta un consolidamento, non una delegittimazione, della Sua posizione.

Assistenza Legale Specializzata

I docenti con TFA conseguito all’estero inseriti nelle graduatorie dei concorsi PNRR1 per il sostegno e che necessitano di tutela legale specifica per le questioni di riconoscimento dei titoli esteri, partecipazione ai percorsi INDIRE e difesa della posizione in graduatoria, possono contattare direttamente i legali Esposito Santonicola attraverso il canale WhatsApp al numero 366 18 28 489, mediante messaggi scritti o vocali. Con tale modalità, potranno ottenere una valutazione preliminare della propria posizione e delle concrete prospettive di tutela, nel quadro della scadenza imminente (8 luglio 2025 per iscrizioni ai percorsi INDIRE).

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