“CONCORSO DIRIGENTI SCOLASTICI 2017: COME ACCEDERE AL CORSO INTENSIVO DI FORMAZIONE RISERVATO AGLI ASPIRANTI CON GIUDIZIO PENDENTE. POSSIBILE RICORSO PER I CANDIDATI ESCLUSI. TUTELA LEGALE IN SEDE AMMINISTRATIVA PER ALLARGARE LA PLATEA DEI PARTECIPANTI”.

QUESITO/CONSULENZA INFORMATIVA

Gentile avvocato, ho appreso che la Legge n. 14 del 24 febbraio 2023 ha modificato il decreto-legge n. 198 del 29 dicembre 2022, noto come “Milleproroghe”. La novità riguarda il concorso per dirigenti scolastici del 2017, la cui graduatoria è stata estesa, quanto a validità, sino al 2025/2026.

Come da lei anticipato a mezzo web, è prevista la possibilità di iscrizione ad un corso intensivo di formazione per la selezione dei dirigenti scolastici, riservato ai partecipanti del concorso 2017 che abbiano sostenuto “almeno la prova scritta” e rispettino alcune condizioni.

In particolare, devono aver proposto ricorso entro i termini di legge e avere ancora un contenzioso giurisdizionale pendente per mancato superamento della prova scritta o orale del concorso, o aver superato entrambe le prove a seguito di un provvedimento giurisdizionale cautelare, anche se successivamente caducato.

Per quanto riguarda i partecipanti al concorso, che hanno un contenzioso giurisdizionale pendente per mancato superamento della prova scritta, dovranno affrontare una prova scritta a risposta chiusa, con un punteggio minimo di 6/10 per accedere al corso. Diversamente, per i partecipanti che hanno un contenzioso giurisdizionale pendente per mancato superamento della prova orale, è prevista una prova orale con un punteggio minimo di 6/10.

I soggetti che avranno sostenuto la prova finale del corso intensivo di formazione saranno “inseriti in coda alla graduatoria di merito del concorso” e immessi in ruolo, successivamente agli iscritti nelle vigenti graduatorie concorsuali.

È stato, dunque, creato un percorso semplificato, per l’inserimento in graduatoria e la successiva assunzione, che prescinde dall’esito finale dei contenziosi intrapresi.

Si tratta di una vicenda che fa balenare alla mia mente, quale termine di paragone, la scelta dell’allora Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca di inserire, seppure per un breve periodo, i docenti tecnico-pratici “con un contenzioso giurisdizionale pendente” nella II Fascia delle Graduatorie di Istituto…

A questo punto le domando – in qualità di aspirante che non ha più un contenzioso in corso avverso gli esiti della prova scritta del concorso per dirigenti scolastici 2017potrei fare ricorso per l’immatricolazione al corso intensivo di formazione ai fini della collocazione in graduatoria di merito concorsuale? Su cosa fonderebbe tale iniziativa?

STUDIO LEGALE ESPOSITO SANTONICOLA

Gentile aspirante,

Nel rispondere affermativamente al suo quesito, le spiego come l’azione legale potrebbe essere basata sulla possibile discriminazione derivante dalla partecipazione, al concorso riservato, riferita solo a quanti hanno avviato un ricorso giurisdizionale, senza considerare l’esito del contenzioso e senza tener conto della posizione di coloro che non hanno iscritto un ricorso o che si sono imbattuti in un esito negativo, oppure che hanno rinunciato alla prosecuzione del giudizio.

E infatti, il criterio di “favor partecipationis” sottende l’interesse pubblico a massimizzare il confronto concorrenziale, favorendo la partecipazione più ampia possibile dei candidati alle selezioni pubbliche, per l’accesso all’insegnamento e ai ruoli superiori.

In questo contesto, rientrerebbero, nell’ipotesi di tutela legale “in sede amministrativa”, le seguenti categorie:

a) gli aspiranti dirigenti scolastici che hanno contestata l’esclusione dai concorsi del 2011 e del 2015”;

b) coloro che hanno sostenuto “la prova scritta/orale” del concorso dirigenti 2017 senza superarla e senza aver intrapreso alcun giudizio avverso l’esclusione;

c) hanno sostenuto “la prova scritta/orale” del concorso dirigenti 2017 senza superarla e, dopo aver presentato ricorso avverso l’esclusione, si sono imbattuti in una sentenza negativa non più appellabile, ovvero hanno rinunciato alla prosecuzione del giudizio;

d) coloro che hanno sostenuto “la sola prova preselettiva” del concorso dirigenti 2017, superandola, anche a seguito di ricorso, senza aver superato le successive fasi concorsuali.

In definitiva, l’iniziativa legale non attaccherebbe la condizione soggettiva degli aspiranti “con giudizio pendente”, ma punterebbe ad estendere la platea dei partecipanti al corso intensivo di formazione, in applicazione del criterio di “favor partecipationis”.

Per info in merito al “CONCORSO DIRIGENTI SCOLASTICI 2017 E CORSO INTENSIVO DI FORMAZIONE – RICORSO PER I CANDIDATI ESCLUSI. TUTELA LEGALE PER ESTENDERE LA PLATEA DEI PARTECIPANTI”, È POSSIBILE INOLTRARE WHATSAPP SCRITTO (O AUDIO)AL 366 18 28 489.