IPOTESI RISARCITORIA PER CHI SIA FUORIUSCITO DAL SISTEMA SCOLASTICO E POSSIBILITÀ DI DOMANDARE L’OTTEMPERANZA DELLA SENTENZA, IN RAGIONE DEL MANCATO ACCREDITAMENTO O DEL MANCATO SBLOCCO DELLA PIATTAFORMA.

QUESITO/CONSULENZA INFORMATIVA

Gentile Avvocato,

Si rende necessario formulare due richieste informative riguardanti il ​​ricorso per l’attribuzione della Carta del Docente:

  1. Quanti sono fuoriusciti dal settore scolastico, come potranno recuperare le somme non accreditate, relative al bonus formativo, per gli anni precedenti di servizio?
  2. Per coloro che hanno già ricevuto una sentenza favorevole riguardante il riconoscimento della somma, senza vedere sbloccata la piattaforma ai fini dell’accredito, quali azioni potranno essere intraprese al fine di obbligare l’amministrazione a corrispondere il dovuto?

STUDIO LEGALE ESPOSITO SANTONICOLA

Gentile lettore,

Per rispondere al primo quesito, si fa riferimento alla Sentenza della Corte di Cassazione, recante numero di registro generale 10072/2023.

Si distinguono, nello specifico, due situazioni:

a) Nel caso in cui il docente sia stato cancellato dalle graduatorie, successivamente all’annualità in cui abbia maturato il diritto all’attribuzione della Carta, l’interesse all’accredito del bonus è cessato con tale rimozione, in ragione della fuoriuscita dal sistema scolastico. Tuttavia, l’insegnante potrà vantare un diritto al risarcimento dei danni, nei seguenti termini: lamenterà il pregiudizio per la perdita delle opportunità formative, documentando le spese di formazione sostenute autonomamente e richiedendo un risarcimento equo per il valore della Carta, salvo la dimostrazione di un concreto maggiore pregiudizio. La prescrizione della domanda risarcitoria, a differenza di quella relativa all’istanza di accredito del bonus, è di durata decennale, alla luce della natura contrattuale della responsabilità. Il termine inizia a decorrere, per i docenti cessati dal servizio o non più iscritti nelle graduatorie per le supplenze, dalla data della loro uscita dal sistema scolastico.

b) Se l’insegnante, pur essendo privo del contratto, risulta inserito nelle graduatorie per l’assegnazione degli incarichi (GAE/GPS o Graduatorie di Istituto), potrà sostenere la permanenza nel sistema scolastico e quindi il mantenimento delle esigenze formative che giustificano il diritto all’adempimento. In tale ipotesi, il docente, che può essere potenzialmente assunto dal Ministero, rivendicherà il diritto all’accreditamento del bonus e non al risarcimento dei danni. L’azione giudiziaria per l’adempimento specifico volto all’attribuzione della Carta Docente si prescrive in cinque anni, a partire dalla data del conferimento dell’incarico di supplenza o, se successiva, dalla data in cui il sistema telematico permetteva annualmente la registrazione sulla piattaforma informatica.

Per quanto concerne l’obbligo dell’amministrazione di corrispondere il dovuto, è doveroso rappresentare che i nostri assistiti stanno progressivamente ricevendo gli accreditamenti, in seguito al riconoscimento giudiziario del diritto alla fruizione della carta elettronica.

Tuttavia, emergono sentenze favorevoli, passate in giudicato, rimaste ineseguite nonostante la rituale notifica. In questi casi, è possibile rivolgersi al Tribunale Amministrativo Regionale competente. Si potrà richiedere la formale ottemperanza del giudicato, ordine esecutivo diretto all’Ente ministeriale. In caso di persistente inerzia, sarebbe prevista la nomina di un Commissario ad Acta per l’emanazione degli atti necessari al pagamento. A titolo di esempio, si può citare la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia, Sezione Seconda, pubblicata il 07/10/2023 che ha dichiarato l’inottemperanza del giudicato – che aveva condannato il Ministero dell’Istruzione e del Merito a corrispondere, in favore delle parti ricorrenti, la c.d. Carta del docente pari a euro 500,00 annui – ordinando all’Ente resistente di darvi esecuzione, nominando, per il caso di perdurante inerzia, il commissario ad acta.

Per analizzare le “Situazioni Legate all’Attribuzione del Bonus Carta Docente per il periodo di precariato o alle ipotesi risarcitorie, secondo i principi dettati dalla Sentenza della Corte di Cassazione 10072/2023”, è possibile inviare un messaggio WhatsApp, scritto o vocale, al numero 366 18 28 489.

Si clicchi sul link sottostante per accedere al Ricorso Carta Docente per i Precari – al Giudice del Lavoro. È possibile ottenere il riconoscimento o il recupero di 500 euro per gli anni di mancata erogazione del Bonus Formativo: https://scuolalex.it/ricorso-carta-docente-per-i-precari-al-giudice-del-lavoro/

Segue un comunicato illustrativo della sentenza emessa dalla Corte di Cassazione: https://scuolalex.it/corte-di-cassazione-carta-docente-vittoria-per-i-precari/