Il Parlamento europeo, esaminata la petizione iscritta dallo Studio legale Esposito Santonicola, in merito al ritenuto valore abilitante dell’esperienza maturata “sul campo”, l’ha dichiarata ricevibile. La questione è passata ora al vaglio della Commissione per l’occupazione e gli affari sociali e della commissione per la cultura e l’istruzione, nonché della Commissione Europea. 

Con l’avvento del nuovo anno, un’importante risposta giunge da Bruxelles, in merito alla “questione europea” dell’esperienza sul campo “abilitante”.

Dopo aver rivendicato, in prima battuta – al cospetto della Commissione europea – il riconoscimento dell’abilitazione, derivante dall’aver svolto almeno tre anni di servizio (statale e non), a tutela di numerosi docenti precari della scuola secondaria, senza sortire alcun effetto, i legali non si sono arresi. 

Con una nuova ed autonoma petizione, indirizzata al Presidente della Commissione per le petizioni del Parlamento Europeo – nell’interesse dei docenti precari italiani, non abilitati all’insegnamento, con reiterato servizio didattico alle spalle (almeno 3 anni) – i legali hanno illustrato che la posizione degli interessati si ritiene equiparata, quanto a condizione giuridica, a quella dei colleghi abilitati all’insegnamento. 

Tale argomentazione è stata sostenuta in ragione della piena identità delle funzioni svolte, nel corso degli anni e per la copertura – reiterata nel tempo – di posti, in taluni casi vacanti in organico, sulla base degli incarichi conferiti dal Ministero dell’istruzione. 

Pertanto, considerandosi irragionevole il mancato riconoscimento dell’abilitazione, laddove maturata “sul campo”, per quanti siano dotati sia di un titolo astrattamente valido all’insegnamento per il diritto UE, sia della formazione diretta e reiterata sul campo, gli avvocati E&S hanno domandato, all’organo sovranazionale, di esercitare un controllo penetrante sulle modalità applicative, in Italia, della legislazione europea.

Tanto, al fine di comprendere se le condizioni professionali dei docenti precari italiani, con esperienza triennale maturata sul campo, siano allineate a quelle dei colleghi europei nella medesima situazione, in termini di sbocchi occupazionali.

Ebbene, la petizione dello Studio legale ha superato il vaglio preliminare di ammissibilità, in termini di ricevibilità, ai sensi dell’art. 227 TFUE. 

L’argomento trattato è stato ritenuto degno del vaglio europeo, in quanto rientrante nel campo di attività dell’Unione, pertanto meritevole di trasmissione alla Commissione per l’occupazione e gli affari sociali, nonché alla Commissione per la cultura e l’istruzione del Parlamento Europeo. 

Ed ancora, il Presidente della Commissione per le Petizioni UE, Dolors Montserrat, ha chiesto alla Commissione Europea di condurre un’indagine preliminare sulla questione. 

Alla luce di tanto, i legali Aldo Esposito e Ciro Santonicola produrranno dette novità al cospetto delle Magistrature italiane, amministrative e civili, in riferimento ai giudizi pendenti che rivendicano il riconoscimento dell’abilitazione all’insegnamento. Gli assistiti saranno resi edotti in merito agli sviluppi delle indagini europee.

ISTRUZIONI PER VISIONARE E SOSTENERE LA PETIZIONE

Si acceda al sito “Petizioni al Parlamento Europeo”, cliccando sul “Portale Petizioni”, al fine di registrarsi. Nella sezione “Trova la petizione”, si cerchi, inserendo la parola chiave “abilitazione maturata sul campo”, la petizione n. 631/2020. 

oppure cliccare sul seguente pulsante per

Per valutare la tutela legale, al cospetto della Magistratura del lavoro, sul ritenuto valore abilitante dei tre anni di servizio (docenti scuola secondaria), s’inoltri unico WhatsApp scritto (no messaggi spezzettati in più momenti, altrimenti il sistema vi colloca in coda), o vocale di 1 minuto, al numero 366 18 28 489 (no telefonate).