Gentile Avvocato, sono un ricorrente ISEF per l’accesso al colloquio orale non selettivo. A quanto pare il Consiglio di Stato ha sollevato dubbi in merito alla legittimità dell’intera procedura concorsuale per come allestita, tanto da chiamare in causa la Corte Costituzionale. Quali saranno le possibili conseguenze, l’annullamento dell’intero concorso?

Avv. Aldo Esposito. Buon pomeriggio.

In estrema sintesi, nel corso del giudizio “per i Diplomati Isef” (fase cautelare collegiale innanzi al Consiglio di Stato, Sez. VI, udienza del 30 agosto 2018), abbiamo insinuato il dubbio in merito alla costituzionalità del DECRETO LGS 59/17, ART. 17, “disciplina sul c.d. Concorso riservato ai soli abilitati”.

COSA E’ STATO MESSO IN DISCUSSIONE PER INVOCARE L’INTERVENTO DELLA CORTE COSTITUZIONALE?

L’INDIZIONE DI UNA PROCEDURA CONCORSUALE “RISERVATA SOLO A TALUNE CATEGORIE DI DOCENTI”.

La Magistratura amministrativa, ritenendo la questione rilevante e non manifestamente infondata, avendo ravvisato un possibile conflitto tra il decreto che ha dato vita al concorso riservato-FIT ed altre norme di rango costituzionale, con ordinanza ha disposto l’inoltro degli atti alla Corte Costituzionale.

A seguito dell’eventuale pronuncia di incostituzionalità (i cui esatti tempi di definizione non sono prevedibili), un’ipotesi plausibile potrà consistere nella disapplicazione del Decreto 59/17 “laddove prevedeva l’accesso al concorso riservato ai soli abilitati/specializzati entro il 31 maggio 2017”, con la conseguenza che molti ricorrenti potrebbero vedersi confermare l’accesso al Concorso 2018, IN QUANTO NON PIÙ APERTO AI SOLI ABILITATI.