Quesito/Consulenza Informativa

Buon pomeriggio Avvocato, siamo docenti che, pur avendo superato tutte le prove concorsuali bandite nel 2023 (per scuola dell’infanzia, primaria, secondaria – posti comuni e di sostegno), non risultiamo inseriti nella graduatoria definitiva. Chiediamo se tale esclusione sia legittima; quali diritti possiamo far valere alla luce della più recente giurisprudenza e se vi siano margini per ottenere la pubblicazione delle graduatorie complete di tutti gli idonei.

RISPOSTA DEGLI AVVOCATI ALDO ESPOSITO E CIRO SANTONICOLA

Gentili Docenti, la situazione descritta – candidati che hanno superato un concorso con punteggio almeno sufficiente (≥70/100) ma assenti nella graduatoria finale (in quanto “idonei non vincitori”) – rappresenta attualmente oggetto di significativo dibattito giurisprudenziale.

Secondo la normativa speciale dei concorsi PNRR 2023, l’Amministrazione scolastica ha pubblicato esclusivamente la graduatoria dei vincitori, omettendo l’elenco dei candidati risultati idonei ma posizionati oltre il numero di posti banditi. Tale prassi amministrativa trova fondamento formale nelle disposizioni del bando e nei decreti attuativi: la graduatoria di merito viene circoscritta ai soli posti disponibili, con conseguente esclusione degli altri idonei.

Dal punto di vista strettamente regolamentare, l’esclusione degli “idonei” dalla graduatoria definitiva sarebbe conforme alle previsioni del bando, tuttavia risulta contestabile la legittimità sostanziale della normativa speciale.

Numerosi aspiranti ritengono questa prassi contraria ai principi generali di trasparenza e imparzialità della Pubblica Amministrazione. Va evidenziato che, contrariamente all’agire attuale, in precedenti procedure concorsuali era consuetudine pubblicare graduatorie comprensive di tutti i candidati idonei, e la mancata pubblicazione odierna viene percepita come un’anomalia illogica e potenzialmente discriminatoria.

Si delinea quindi un contrasto: da un lato, l’Amministrazione sostiene la correttezza formale del proprio operato (limitare la graduatoria ai vincitori dichiarati); dall’altro, i candidati idonei esclusi lamentano la lesione del loro interesse legittimo a veder riconosciuto l’esito positivo del concorso, considerando che potrebbero essere convocati in caso di scorrimento della graduatoria.

In definitiva, l’esclusione appare censurabile per potenziale contrasto con principi superiori dell’ordinamento (trasparenza, buon andamento, parità di trattamento). I ricorsi attualmente pendenti mirano proprio a far dichiarare illegittima, in via sostanziale, questa prassi di non pubblicare gli elenchi degli idonei (non vincitori).

È opportuno evidenziare che recentemente il T.A.R. Lazio Sez. III-bis ha emesso un provvedimento cautelare interlocutorio, nell’ambito di un ricorso promosso da un gruppo di docenti idonei. Si ritiene che tale pronuncia – pur non definendo nel merito la questione – abbia riconosciuto la sussistenza di un fumus boni iuris in favore dei ricorrenti: in altri termini, le doglianze relative al mancato inserimento in graduatoria e alla mancata pubblicazione dell’elenco completo appaiono fondate su validi presupposti giuridici. Tra l’altro, in merito al periculum in mora, rappresentiamo il rischio di un pregiudizio grave e irreparabile: gli idonei, senza conoscere il posizionamento esatto in graduatoria, potrebbero perdere le opportunità di nomina qualora si verificassero rinunce o venissero integrati posti aggiuntivi.

Sul piano procedurale, la recente ordinanza del T.A.R Lazio ha adottato misure istruttorie a tutela della posizione degli idonei, finalizzate a coinvolgere tutti i possibili controinteressati e a portare la vicenda a conoscenza di una platea più ampia di candidati. Inoltre, il Giudice amministrativo ha ordinato all’Amministrazione di depositare in giudizio l’elenco completo degli idonei (almeno per alcune regioni/classi di concorso interessate). Tale produzione documentale coatta rappresenta un primo riconoscimento dell’esistenza e della rilevanza giuridica di tali elenchi, prefigurando un possibile ordine di pubblicazione in sede di sentenza definitiva.

L’ordinanza cautelare conferma quindi che, in punto di diritto, l’Amministrazione ha quantomeno l’obbligo di formare e considerare una graduatoria comprensiva di tutti gli idonei, e che la questione della sua pubblicazione non è affatto preclusa ma, al contrario, meritevole di tutela giurisdizionale.

È doveroso precisare che questa analisi dell’ordinanza si basa esclusivamente su elementi pubblici della stessa e sugli atti noti, senza entrare nel merito di strategie specifiche.

Per quanto concerne l’assistenza legale in materia di concorsi docenti, lo Studio Legale Esposito Santonicola mette a disposizione la competenza specialistica per tutelare la posizione dei candidati che, pur avendo superato le selezioni concorsuali PNRR, non risultano inclusi nelle graduatorie definitive e non vedono riconosciuta la propria abilitazione.

Gli interessati possono richiedere un’analisi personalizzata della propria situazione – comprensiva di verifica dei termini processuali applicabili, elaborazione di atti preliminari di contestazione, controllo della correttezza del punteggio attribuito, delle riserve o della conformità della soglia di idoneità – contattando direttamente i legali Esposito Santonicola attraverso il canale WhatsApp al numero 366 18 28 489, mediante comunicazioni scritte o vocali.

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