Gentile Avvocato, sono un docente con servizio 180 per 3 che si è visto congelare il giudizio per la partecipazione al colloquio orale, in attesa della decisione finale rimessa alla Corte Costituzionale. Ho ascoltato il suo chiaro audio; tuttavia le chiedo, per essere certo di aver compreso tutto: ora dobbiamo solo attendere?

Avv. Aldo Esposito. Buona sera.

A seguito dell’udienza tenutasi il 20 settembre 2018, l’Organo Giudiziario, con l’ordinanza che riceverà in allegato, ha ritenuto di applicare l’articolo 55 comma 10 codice del processo amministrativo per il quale, in sede cautelare, “allorché si ritengano le esigenze dei ricorrenti tutelabili adeguatamente con la sollecita definizione del giudizio di merito si rimandano gli atti al Tar affinché decida nel merito”.

A questo punto, per i ricorrenti con udienza 20 settembre 2018, non sarà possibile, in questo momento, partecipare alle prove concorsuali!

È come se il giudizio, rimandato all’organo di primo grado, fosse stato messo in stand-by, visto che il Tar del Lazio, prima di pronunciarsi, attenderà, con ogni probabilità, la decisione della Corte Costituzionale chiamata ad esprimersi, a questo punto in tempi brevi, sulla legittimità dell’intero impianto che caratterizza il concorso riservato, fase transitoria.

Tale decisione, anche motivata dal giudicante in base alla circostanza che “l’accoglimento delle richieste avanzate comporterebbe, per l’elevato numero degli ammessi con riserva, un mutamento della natura dello stesso concorso in esame, nell’ assenza delle esigenze di certezza e continuità che, nella specie, solo la pronuncia della Corte Costituzionale può dare”, genera inevitabili disparità di trattamento, visto che altri docenti, sempre rappresentati dal nostro studio legale, sono stati, diversamente dai colleghi del 20 settembre, ammessi al Concorso nella precedente udienza del Consiglio di Stato datata 30 agosto 2018!

A QUESTO PUNTO, QUALE TUTELA PER I NOSTRI ASSISTITI?

PUNTEREMO A SBLOCCARE L’ATTUALE STALLO PROCESSUALE!

Lo Studio Legale utilizzerà tutti gli strumenti normativi in suo possesso per consentire la partecipazione dei ricorrenti, non solo quelli con udienza 30 agosto 2018, alle prove suppletive di prossima calendarizzazione.

Nello specifico, sono in fase di avvio le seguenti attività che riportiamo schematicamente:

  1. PRESENTAZIONE DEI “MOTIVI AGGIUNTI”, AI SENSI DELL’ART. 43 C.P.A., CON RINNOVATA RICHIESTA DI CAUTELARE PER LA PARTECIPAZIONE AL CONCORSO, per impugnare le graduatorie di merito del concorso pubblicate, con tempistiche diverse, dai diversi Uffici Scolastici Regionali ed introdurre nuove ragioni a sostegno delle domande.
  2. SUCCESSIVA STRATEGIA CHE RENDEREMO NOTA SOLO A MEZZO E-MAIL! 

A breve inoltreremo ai ricorrenti, interessati dagli esiti del 20 settembre 2018, una comunicazione, ancora più specifica, contenente il provvedimento giudiziario ed ulteriori chiarimenti.

Alla luce di tanto, ancora una volta, vi invitiamo a non mollare!

La battaglia giudiziaria è ancora in corso.