QUESITO/CONSULENZA INFORMATIVA
Gentili avvocati, sono un Assistente Tecnico ATA, inserito in graduatoria ATA 24 mesi per l’immissione in ruolo. Possiedo due titoli di riserva: N (invalidi civili) e R (ex militare volontario congedato). L’Ufficio Scolastico deve coprire prima i posti destinati agli invalidi (N) e poi passare ai militari (R)? Oppure, se restano posti liberi per la riserva invalidi, occorre comunque assumere attingendo anche alla riserva militare?
RISPOSTA DEGLI AVVOCATI ALDO ESPOSITO E CIRO SANTONICOLA
Gentile A.T.A., il caso prospettato attiene al coordinamento tra più riserve legali di posti (cd. riserva N e riserva R) nelle procedure di assunzione a tempo indeterminato del personale ATA, con riferimento al sistema delle aliquote e al limite legale massimo di riserva.
L’Ufficio Scolastico deve necessariamente coprire prima i posti destinati agli invalidi civili (riserva N) e solo successivamente procedere alla copertura dei posti riservati agli ex militari volontari (riserva R). Nonsarebbe dunque corretto procedere ad assunzioni contemporanee dalle due diverse riserve, qualora residuassero ancora posti disponibili per la riserva in favore degli invalidi civili.
L’ordine sequenziale stabilito dall’articolo 5, comma 3, del DPR n. 82/2023 è infatti tassativo e non ammette deroghe, stabilendo che: “qualora tra i concorrenti dichiarati idonei nella graduatoria di merito ve ne siano alcuni che appartengono a più categorie che danno titolo a differenti riserve di posti, si tiene conto prima del titolo che dà diritto ad una maggiore riserva nel seguente ordine”:
a) riserva di posti a favore di coloro che appartengono alle categorie di cui alla legge 12 marzo 1999, n. 68 o equiparate;
b) riserva di posti ai sensi degli articoli 1014 e 678 del codice dell’ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010 n. 66″.
Tale principio di priorità non opera soltanto nell’ipotesi in cui un medesimo candidato sia fruitore di entrambi i titoli di riserva, ma si estende necessariamente anche alle modalità di copertura dei posti riservati, imponendo all’amministrazione di procedere secondo un ordine sequenziale e non contemporaneo.
In altri termini, l’amministrazione deve:
1. Procedere prioritariamente alla copertura dei posti riservati agli invalidi civili (riserva N), attingendo dalla graduatoria dei candidati aventi diritto a tale riserva fino al completo esaurimento della quota percentuale prevista dalla normativa vigente;
2. Solo successivamente, e limitatamente ai posti eventualmente residui rispetto al contingente complessivo delle riserve, procedere alla copertura dei posti riservati agli ex militari volontari (riserva R).
È opportuno richiamare che l’articolo 5, comma 1, del DPR n. 82/2023 stabilisce il principio generale secondo cui “le riserve di posti in favore di particolari categorie di cittadini, comunque denominate, non possono complessivamente superare la metà dei posti messi a concorso”. Qualora il cumulo delle diverse riserve ecceda la soglia del 50%, il comma 2 della medesima disposizione stabilisce che l’applicazione delle riserve deve avvenire in misura proporzionale per ciascuna delle categorie previste dal bando.
Tuttavia, anche nell’ipotesi di riduzione proporzionale, l’ordine di priorità stabilito dal comma 3 rimane immutato, nel senso che la precedenza delle categorie protette rispetto agli ex militari volontari deve essere comunque rispettata nella fase di applicazione delle riserve ridotte.
Alla luce dell’analisi normativa sopra svolta, il candidato in possesso di entrambi i titoli di riserva potrà beneficiare prioritariamente della riserva N (invalidi civili) e, solo nell’eventualità che tale riserva risulti già saturata, della riserva R (ex militari volontari). Le due riserve non si sommeranno per assegnare “due posti” allo stesso candidato.
Ancor meglio:
L’Ufficio Scolastico deve coprire prima i posti destinati agli invalidi (N) e poi passare ai militari (R)? SÌ, ASSOLUTAMENTE. PRIMA si procede con la copertura integrale dei posti riservati agli invalidi civili (riserva N). SOLO DOPO con la copertura dei posti riservati agli ex militari volontari (riserva R).
Se restano posti liberi per la riserva invalidi, occorre comunque assumere attingendo anche alla riserva militare?
NO. È illegittimo procedere ad assunzioni dalla riserva militare (R) finché esistono ancora posti disponibili per la riserva invalidi (N). L’amministrazione deve:
• Esaurire completamente la quota riservata agli invalidi civili;
• Solo successivamente, e limitatamente ai posti residui del contingente complessivo delle riserve (il limite massimo di posti riservabili è pari al 50%), attingere dalla riserva militare.
Qualsiasi procedura che preveda assunzioni contemporanee dalle due riserve, in presenza di posti ancora disponibili per gli invalidi civili, costituisce violazione dell’articolo 5, comma 3, del DPR n. 82/2023 e può essere impugnata davanti al Tribunale competente.
ASSISTENZA LEGALE SCUOLALEX
I candidati ATA (assistenti tecnici, amministrativi ecc.) titolari di riserva N (invalidità civile) e/o riserva R (ex militari), che intendano tutelare i propri diritti nelle procedure di immissione in ruolo – in presenza di dubbi o presunte violazioni nell’applicazione delle riserve o dell’ordine di priorità da parte degli Uffici Scolastici – possono beneficiare dell’assistenza legale specializzata degli Avv.ti Aldo Esposito e Ciro Santonicola, con particolare riferimento a:
- Impugnazioni giurisdizionali degli atti emessi dagli uffici scolastici provinciali (USP), con eventuale domanda cautelare a tutela del diritto prioritario alla riserva;
- Diffide stragiudiziali e atti di messa in mora dell’amministrazione, nei casi di errata applicazione del tetto del 50%, delle priorità di legge o di mancata considerazione dei titoli di riserva (N e R);
- Assistenza continuativa in ogni fase: consulenza preventiva, accesso agli atti, fase giudiziale, sino all’attuazione concreta delle decisioni.
Gli interessati possono contattare direttamente lo studio legale Esposito Santonicola tramite canale WhatsApp al numero 366 18 28 489, inoltrando messaggi scritti o vocali, per una valutazione di fattibilità e l’impostazione della strategia difensiva più idonea al caso.